venerdì 24 maggio 2013

Lezione del 24/05/2013 - Termine elaborato "l'artista preferito"; videoarte: Gerry Schumm, Land art, Matt Harding.

(3 ore di Discipline grafiche e pittoriche)

-  termine elaborato "l'artista preferito";
- videoarte: Gerry Schumm, Land art,
- Matt Harding.



Gerry Schum

(Colonia, 15 settembre 1938 – Düsseldorf, 23 marzo1973)
è stato un gallerista tedesco, che scavalcò le tradizionali istituzioni di promozione dell'arte e proponendo la Televisione come luogo deputato…
Studia a Monaco di Baviera nell'Istituto per il Film e la Televisione e a Berlino nella Accademia del Film e della Televisione. Produce subito nel 1967 due documentari per la TV sul mercato dell'arte. Fu importante per aver proposto nel dibattito critico film e video come mezzi autonomi per la produzione e la comunicazione dell'arte contemporanea, che potevano aggirare il sistema dell'arte (musei e gallerie) attraverso la trasmissione televisiva delle opere video prodotte, sottraendole così alla privatizzazione e alla tesaurizzazione praticata dal collezionismo. Si impose all'attenzione internazionale con il suo film Land Art, che documentava le grandi installazioni prodotte dagli artisti americani di Earth Art collocate nei deserti degli Stati Uniti che andavano a modificare e interagire sul paesaggio naturale. Nel 1969 annuncia l'apertura a Dusseldorf la sua Television Gallery, proponendo film di otto artisti. Trasferito in video Land Art[2] fu acquistato e trasmesso nell'aprile 1969 da una rete televisiva berlinese, la Freies Berlin, e l'anno successivo Schum produsse Identifications intervistando le azioni di innumerevoli artisti come Joseph Beuys, Mario Merz, Alighiero Boetti, Daniel Buren, Walter De Maria, Richard Long e Giliberto Zorio. Come sempre accade la novità di Land art fu mostrata negli spazi d'arte più importanti d'America e d'Europa, ispirando nuovi scenari di business consentiti dall'uso del video, dando il via a molte imprese (anche italiane) che tentarono il successo con la produzione di Videoarte.


Land Art: il territorio al posto della tela

La Land art Earth art pone le sue radici nel suolo statunitense negli anni '70. Il termine fu coniato per la prima volta da Gerry Schum pubblicando un video sui lavori di Long, De Maria e Christo. Questi artisti avvertirono l'esigenza forte di un ritorno alla natura e di sciogliere le catene della civilizzazione e dell'opprimente vita cittadina di quel decennio. Si tratta di un'esperienza creativa all'interno dell'arte concettuale che rinuncia alla volontà di creare una forma nuova, cioè fatta dall'uomo, ma assume come forma la realtà stessa (vedi Mminimal Art).
Gli artisti "land" considerano il dato fisico come un tutt'uno con l'arte, dove l'oggetto nudo presentato nella sua forma primordiale potrà essere colpito da elementi esterni che mutano la sua azione, ma senza sostituirlo, né coprirlo come avviene con la pittura o con la tavola. Il loro obiettivo è far entrare in piena sintonia l'opera con l'ambiente circostante oltrepassando i limiti del prodotto mobile, in questo modo il fruitore sarà in grado di realizzare un'esperienza estetica più completa.
L'artista land non ha confini, né uno spazio stabilito dove poter operare, la sua coscienza dimostra una grande attenzione ecologica nei confronti della natura vitale con la quale si trova ad interagire. L'uomo contemporaneo è sempre più convinto che l'attività artistica possa coinvolgere tutte le sfere dell'agire umano, pertanto risulta impossibile porvi dei limiti fisici ed è per questo che la scala d'azione può spaziare dal piccolo oggetto ad un'intera isola dell'oceano Pacifico, da immense distese desertiche a montagne rocciose.
Il land artist si fonde con l'ambiente instaurando con esso un rapporto di analisi interna. Opera su di esso utilizzando materiali semplici come sabbia. foglie, plastiche, stracci, vegetali, neon, fango. In questo la land art è ideologicamente affine all'arte povera che consiste essenzialmente "nel ridurre ai minimi termini, nell'impoverire i segni, nel ridurli nei loro archetipi". Lo scopo principale dell'artista land è creare un impatto, un'esperienza con uno spazio libero da qualsiasi condizionamento. La fruibilità dell'opera land è affidata a videoclip, fotografie è dunque lontana da ogni forma di collezionismo o di concezione utilitaristica dell'arte.

Matt Harding
Matthew "Matt" Harding
(27 settembre 1976) è un designer di videogiochi statunitense, nonché una celebrità di internet conosciuto come Dancing Matt per i suoi video che lo ritraggono davanti a famosi monumenti di svariate località del mondo.
Harding ha ricevuto, grazie ai suoi originali viaggi, vasta copertura dai media e dalla stampa internazionale, e fu assunto dalla Visa come promotore della campagna Travel Happy.
Matt è nato a Westport, Connecticut. Cominciò la sua carriera del mondo dei videogiochi per una società specializzata chiamata Cutting Edge Ententainment. In seguito lavorò come editore per GameWeek Magazine a Wilton, Connecticut, e più tardi anche software developer per Activision a Santa Monica, California e poi a Brisbane, Australia.
Harding disse che una sorta di atteggiamento sarcastico sulla popolarità dei giochi shoot'em up portò la Pandemic Studios a sviluppare il gioco Destroy All Humans!, grazie al quale ottenne un certo consenso. Dopo aver affermato: "non voglio passare due anni della mia vita a sviluppare un gioco che parla di uccidere tutti", diede le dimissioni e incominciò a viaggiare, iniziando la conduzione del suo primo video.
L'11 dicembre 2008 rivelò ironicamente a Entertainment Gathering che il video era un bufala, che lui era un attore e non un game designer, e che il video era stato fatto per mezzo di pupazzi meccanici e un intenso lavoro di video editing. Un mese dopo, durante una MacWorld Convention, Matt rivelò la "bufala della bufala" scherzando sulla gente che lo aveva preso sul serio e sulla rabbia che ne conseguì. Mise in chiaro, inoltre, che i video erano veri e autentici al 100%.
Where the Hell is Matt? 
Matt era conosciuto dai suoi amici per avere un modo particolare di ballare, e durante un filmato in Vietnam, i compagni di viaggio suggerirono di aggiungere la danza. I video furono caricati sulla sua pagina personale per divertire la famiglia e gli amici. Più tardi, Harding mise insieme 15 scene di questa danza, sempre con lui al centro della ripresa, e con sottofondo la musica Sweet Lullaby, dei Deep Forest. La canzone originale comprende dei frammenti di una lingua delle Isole Salomone, che venne registrata nel 1971 da un etnomusicologo francese alle isole Salomone vicino alla Papua Nuova Guinea. La canzone, Rorogwela, era cantata da una donna il cui nome era Afunakwa. In relazione al video Where the Hell is Afunakwa by Matt Harding, Afunakwa morì nel 1998.
Il video venne passato da e-mail a e-mail, e alla fine divenne "virale", con i server che caricavano 20.000 video al giorno dal momento in cui venne scoperto, in tutti i paesi, prima che divenissero popolari i siti di condivisione dei video.
Harding creò un secondo video nel 2006, con ulteriori scene da viaggi compiuti successivamente, che venne chiamato Dancing 2006. Su richiesta della Stride, una compagnia di gomme da masticare, ricevette il primo sponsor, dal momento che fece sempre i suoi video con un budget limitato. Il suo video è stato visto 40.126.031 volte su Youtube al 16 Novembre 2011, e il canale Youtube di Harding è alla posizione #83 Registi più visti di sempre al 31 marzo 2009. Harding rilasciò il suo terzo video il 20 giugno 2008 ed è il prodotto di 14 mesi di viaggi in 42 paesi del mondo. La musica di sottofondo è Praan di Gary Schyman e cantata da Palbasha Siddique, con testi adattati dal poema Steam of Life, una parte di Gitanjali di Rabindranath Tagore.

























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